venerdì 25 gennaio 2013

"Driblando" il Darién Gap o Tapón del Darién

Volevamo iniziare questo nuovo post elencando le varie possibilitá e difficoltá che richiede il passaggio dal sud America all'America centrale se si dispone di un buget limitato; ma alla fine, sia perché é lungo e perché siamo benevoli risparmiamo i lettori da questo pedante elenco. Comuque riportiamo che le compagnie aeree, con il loro quasi monopolio sul passaggio sud-nord e viceversa, hanno fatto naufragare  piú di un progetto di collegamento marino (ferry-boat) a basso costo tra Colombia e Panamá. Via terra praticamente é impossibile il passaggio visto che il Tapón del Darién (zona di confine tra Colombia e Panamá) é un'area selvaggia sprovvista di vie di comunicazione, ci si puó avventurare ma é estremamente pericoloso per diversi fattori oltre a quelli naturali.
Bene, "driblato" il Tapón del Darién entriamo a Panamá. Cosa si sá di questo paese oltre al fatto che vi si trovi il famoso Canale (non televisivo, che verrá presto ampliato)? A Panamá esiste una regione (comarca) autonoma gestita dai Guna (indigeni autoctoni della regione) che le danno il nome Guna Yala o piú consciuta come Kuna Yala che in lingua Guna significa la terra dei Guna. Questa regione vive soprattuto dell'agricoltura, la pesca, l'artigianato locale e il turismo. Altra cosa interessante da riportare é che nel arcipelago di Bocas del Toro (sulla costa caraibica) si parla inglese (oltre allo spagnolo e a un dialetto locale), questo é dovuto al fatto che questa regione é abitata principalmente da Afro-jamaicani (discendenti degli schiavi impiegati nelle piantagioni di banane). Specialmente nella localitá di Bastimentos questa comunitá é molto presente.
Panamá é anche il primo paese centroamericano (giungendo da sud) dove si puó avvistare il magnifico Quetzál, un uccello dal suggestivo piumaggio che vive nelle foreste di montagna.

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